Dopo 21 anni di trasmissione del programma televisivo di mare più popolare nel nostro Paese eccoci alla nuova edizione.
A cura della Redazione
S’è tenuta venerdì 10 la conferenza stampa di presentazione della nuova edizione di Lineablu al via l’indomani sabato 11 aprile su Rai 1 alle 14:30. L’incontro s’è svolto presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare sul lungotevere Flaminio in Roma alla presenza, tra gli altri, nientemeno che del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi e di numerosi ospiti illustri, volti noti della trasmissione e tanti giornalisti accreditati, agenzie stampa e testate, tra cui anche noi di SerialDiver.
Dopo la prima puntata la trasmissione proseguirà i suoi appuntamenti del sabato pomeriggio fino a dicembre e vi si aggiungeranno incontri supplementari con il pubblico, una speciale collaborazione con Radio 1 e un sito internet (www.lineablu.rai.it) di continui aggiornamenti. Ma oltre alle strategie comunicative crossmediali ciò che colpisce è la qualità e l’attualità delle scelte fatte nel genere dei contenuti annunciati per questa nuova serie.
«Nell’anno degli oceani e dei mari, Donatella Bianchi e il suo staff – recita il comunicato diffuso per l’occasione dall’ufficio stampa Rai – lanciano un ulteriore sfida: scendere in profondità, riuscire a disegnare nuovi orizzonti attraverso grandi temi che forniscano la dimensione di cosa il mare rappresenta davvero per tutti. Con l’aiuto di esperti si analizzeranno i cambiamenti climatici, le ricchezze della biodiversità marina, le frontiere della ricerca, sostenibilità e tutela dell’ambiente, le opportunità dell’ “economia blu”, argomenti-guida legati al Mediterraneo, che pur rappresentando solo l’1% per cento della superficie blu del pianeta, conserva un capitale inestimabile di biodiversità, il cui valore è ancora da comprendere.»
Qualche dato numerico sul programma fornito dalla sua redazione può dare un’idea del perché lo si possa considerare comunque come la trasmissione sul mare tutt’oggi più popolare nel nostro Paese: dall’anno d’esordio 1994 Lineablu ha oltrepassato il muro delle 600 puntate, percorso più di 6.000 chilometri di coste, visitato 420 località, incontrato 200 specie di pesci, esplorato 20 relitti, perlustrato 10 siti archeologici, salpato dal mare 120 chilometri di reti, intervistato 150 pescatori, proposto 80 ricette e divulgato le caratteristiche di 21 aree marine e riserve naturali.
Sappiamo benissimo che più di qualche subacqueo provetto avrà via via trovato anche qualcosa da ridire sul programma, vuoi per lo spirito naturalmente critico che ci contraddistingue, vuoi per i vari individualismi da esperti che ci animano; ma, occupandoci in quanto SerialDiver degli aspetti comunicazionali dell’universo subacqueo, a noi piace rilevare la validità di fondo della trasmissione nel cercare continuamente di raggiungere il grande pubblico con la massima professionalità, trattando temi di ampio respiro – talvolta anche complessi – sempre con semplicità e immediatezza.
Una modalità costantemente efficace e invitante di trasmettere a chiunque i migliori valori espressi dalle attività subacquee in Mediterraneo, promuovendone l’immagine in tutto il mondo.