Un’oscura vicenda di “intolleranza mediatica” – noto esponente di subacquea tecnica ha “dovuto” cancellare un post da fb poco dopo avercelo messo, grazie ai soliti noti – deve trovarci pronti a smetterla con un modo di rappresentare noi stessi che non fa il bene di nessuno.
A cura di Giorgio Anzil e della Redazione
Premessa della direzione di Serial Diver: il nostro giornale è nato per far da amplificatore alla subacquea più propositiva. Dunque pubblichiamo volentieri questo accorato appello del nostro autore, specie per l’allergia che ci provoca l’aver saputo di un episodio di evidente intolleranza su fb, in cui qualcuno, solo per aver avuto l’ardire di proporre qualcosa, s’è visto bersagliare di strali d’accuse al punto da aver ritenuto più opportuno cancellarsi. Lottiamo ogni giorno affinché esista uno spazio di libera discussione, che non tappi la bocca a nessuno, e sapete perché? Perché la subacquea tornerà a essere grande – o forse è più appropriato dire che finalmente lo diventerà – quando ci sarà un libero confronto tra tutti gli attori in gioco e quando chi la rappresenta, a tutti i livelli, e specialmente verso il mondo esterno, apparirà in grado di sostenerla, invece di fermarsi a litigare (o peggio ancora a denigrare e a oscurarsi) l’un contro l’altro armati. In fondo, questo è solo un altro modo negativo di parlarsi addosso tra i soliti quattro gatti, invece di presentarsi positivamente al mondo esterno. Dopodiché, chi ha voglia di discutere lo faccia pure: qui troverà ospitalità, a prescindere dalle sue opinioni. Dovrà “solo” metterci la faccia. Come tutti noi.
«E basta, cazzo, basta! Una rana pescatrice rimane tale a Savona come a Palermo, non cambia se passa da Cagliari. Non è possibile che non si sia ancora trovato un equilibrio, non è possibile che non si possa rimanere delle proprie opinioni senza pugnalarsi alle spalle. Non si può immaginare un evento, un’iniziativa che subito ci sono detrattori, invece di trovare collaborazione. Non puoi mettere un post che sei subito obbligato a cancellarlo, non puoi pensare a un’idea e subito ti dicono che non va. Perché non esiste questa volontà di mettersi in gioco, di confrontarsi, tralasciando vecchie ruggini, facendo il bene della subacquea? Perché? Potreste pensare che stia scrivendo una biografia, ebbene non è così: molti sanno che non lo è, questo articolo è dedicato a tutti coloro che stanno provando a cambiare, è dedicato a tutti coloro che non hanno la verità in tasca, è dedicato a tutti coloro che non giudicano: è dedicato a coloro che provano a proporre.
Oggi “Mario Rossi” organizza un evento dedicato alla subacquea tecnica, bene appoggiamolo, che partecipi anche “Sergio Bianchi”, che pur non condividendo lo stesso pensiero avrà sicuramente qualcosa di importante da comunicare. Così faremo il bene della subacquea, così facendo Sergio Bianchi vedrà al suo prossimo evento la partecipazione propositiva di Mario Rossi. E’ così facile! Basta questa guerra al plastichino diverso.
E’ capace che qualcuno dirà che sto facendo un sermone, invece no, è uno sfogo, uno sfogo che non posso soffocare, qualcuno per il bene della subacquea deve avere il coraggio di dire basta, poi chi non vorrà cambiare, chi non si adopererà per costruire una subacquea migliore – non intendo ovviamente il gesto tecnico – allora necessariamente si troverà isolato, il suo ostruzionismo sarà alla luce di tutti, perché uscire allo scoperto è si pericoloso, ma obbliga a sapere. Non possiamo fare finta di niente. Così roviniamo questa fantastica emozione. Sì alla subacquea condivisa e di tutti con tutti!
Ora organizziamo questo Tek Dive in Italia!» (Giorgio Anzil)
6 Comments
Emiliano Caruso
Giorgio Anzil tutto qui??? Benvenuto nella mia lotta continua di ogni giorno. La Star Sport & Sub è nata proprio per questo scopo di unire le varie scuole il sogno è di fare una uscita tutti insieme ed invece stiamo a lottare ogni giorno, ma davvero ogni giorno per delle cavolate, la Subaquea è sempre quella come dici tu, un pesce è sempre quello che sia dal nord al sud, ed invece siamo sempre pronti a “sputarci” addosso, tu hai fatto così tu mi copi, noi siamo meglio di voi , noi siamo i più fighi ecc.. Invece non deve essere e per noi della Star Sport & Sub non è così lasciamo spazio ai nostri corsisti, Dive Master liberi di andare dove vogliono fare immersioni con altri club e di certo non li richiamiamo quando tornano a casa anzi quello che ripetiamo sempre è di vedere anche altre realtà perchè c’è sempre da imparare da tutti… Sai siamo davvero stanchi d fare queste lotte perchè invece di aiutarci a vicende ed unire in questo modo si fa si che solo la subacquea divida…
Gio
Ciao Emiliano,
credo sia già tanta roba scriverlo pubblicamente esponendosi in prima persona.
Sono sicurissimo, conoscendoti, che a tua volta ti esponga, però dovremo cercare di aiutarci un pò tutti a superare questi muri… vedremo. Comunque grazie per la tua partecipazione
Stefano
Trovo molto bello quello che ho letto, e lo condivido, e lo sottoscrivo. Dovendo cominciare da qualche parte, sarebbe opportuno che proprio per dare l’innesco, e rendere le cose uguali per tutti, proprio a partire da chi la subacquea la fa professionalmente, si cominciasse a evitare di dare giudizi, che poi, per orgoglio di appartenenza ai colori, di didattica, club, scuola o gruppo, innescano reazioni, di chiusura. Che diventano poi la chiusura a priori, con relativa “puzza sotto al naso” di chi la pratica. Questo perché si comincia sempre da lì. E non si arriva mai da nessuna parte. Si rimane sempre lì. Fermi. Allo stesso punto.
Gio
Grazie Stefano,
il supporto morale aiuta a proseguire in questa direzione 🙂
grazie per la tua partecipazione
Guglielmo
Caro Giorgio,
si è pensato fino a ieri di avere e aver gia avuto abbastanza pazienza e coraggio che già il giorno dopo si è chiamati in causa. Siamo un paese in crisi morale non c è che dire! Il paese eterno di Torri e Campanili.
Abbiamo il dovere, tu lo sai bene, di non curarci di lor ma guardar e passar (oltre)… e perche no… bannar di brutto :-)))
Gio
Guglielmo grazie come sempre…
bannare in questo caso è troppo… non avrebbe motivo di esistere FB 🙂 🙂 🙂