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Sorgerà all’ingresso del MAS-Museo Nazionale delle Attività Subacquee, sede espositiva e storiografica dell’HDS-Italia in Marina di Ravenna, quest’opera bronzea ideata per celebrare la storia della subacquea italiana

Di Gaetano Ninì Cafiero.

[TS-VCSC-Lightbox-Image content_image=”14963″ content_image_size=”full” content_title=”Rendering della statua” lightbox_effect=”fade” margin_bottom=”20″ el_file=””]

La statua, in bronzo, è opera di Alberto Muro Pelliconi, un artista ben conosciuto da chiunque ami il mare come lui perché i colori degli oceani, le forme delle creature che lo popolano sono la sua prevalente fonte di ispirazione.

 

Ammettiamo la verità: noi dell’HDS-ITALIA alla prima occhiata diamo un’idea di stantio, di museale nel senso di polveroso. Abbiamo dei simpatizzanti, tuttavia, e questi frequentatori saltuari delle nostre manifestazioni non tardano a rendersi conto che la nostra è un’associazione di frenetici innamorati del passato quanto più remoto e maggiormente di quello conservato nei musei, perché nulla è più precario di questi luoghi istituzionalmente preposti alla conservazione di qualsiasi “cosa” abbia attinenza con il passato ma altrettanto istituzionalmente pronti a buttare in mare (per modo di dire) la “cosa” e  a sostituirla con un’altra più antica. Questa tempestività ha fatto sì che la nostra Society, sorta nel 1994, soltanto quattro anni dopo, nel 1998, abbia realizzato il MAS (Museo Nazionale delle Attività Subacquee) in cui è conservata la statua originale in gesso del “Cristo degli Abissi” plasmata dal Prof. Guido Galletti nel 1954 e ora posta sotto vincolo da parte della Soprintendenza.

 

Ed è così che nel 2016, nel corso di una riunione del CD dell’HDSI è scaturita l’idea di realizzare un “Monumento al Palombaro” da posare nel piazzale su cui si affaccia il MAS per dare il dovuto riconoscimento per le sue gesta a questa mitica figura di “Lavoratore del mare”, così come lo definì Victor Hugo nel suo libro del 1866.

Da allora ci si è messi in moto con schizzi, preventivi, ricerca di sponsor e richiedendo al Comune di Ravenna la necessaria autorizzazione alla posa, concessa il 31 gennaio 2018. Alla fine la realizzazione della scultura è stata affidata ad Alberto Muro Pelliconi che si è offerto di realizzare gratuitamente la statua quale suo personale contributo.

Il Monumento, ha le seguenti caratteristiche:

– altezza totale m 3,80.

– base ottagonale in pietra d’Istria, diametro 170 x h 30 cm.

– su questa è poggiato e vincolato un tubo in cemento precompresso  diametro 115 x h 100 cm. ricoperto al 100% da un pannello in mosaico, in cui sono raffigurati quattro diversi sistemi d’immersione, quello di Mariano di Jacopo (Taccola) del 1433, di Gulielmo da Lorena del 1531, di Niccolò Tartaglia del 1551 e di Giovanni A. Borelli del 1680.

– sopra il tubo poggia il basamento per la statua, sempre in pietra d’Istria, diametro 140 x h 20 cm.

– sopra il basamento è posta e vincolata la statua in bronzo h m 2,30 realizzata col processo della cera persa da una fonderia di Verona.

 

La cerimonia di inaugurazione del monumento avverrà nel tardo pomeriggio di sabato 15 giugno presso il MAS a Marina di Ravenna nel Piazzale Marinai d’Italia.

 

Desidero puntualizzare che così come il MAS è l’unico museo del genere in Italia e uno dei pochi nel mondo, anche il Monumento al Palombaro sarà l’unico del suo genere in Italia e l’ottavo nel mondo, e sarà un ulteriore fiore all’occhiello non solo per HDSI e Marina di Ravenna ma anche e soprattutto per tutta la subacquea italiana.

 

A chiusura invito chi è interessato può contattare Faustolo Rambelli (tel. 335.543.2810 – f.rambelli@iperbaricoravenna.it) per ogni maggior info sull’evento e iscriversi ad HDSI per sostenerne l’attività culturale (https://www.hdsitalia.org/come-iscriversi-hds-italia)

 

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