Danilo Bernasconi conquista i 220 metri di profondità nel lago di Como in autocontenimento. E’ il suo nuovo primato mondiale.
A cura della Redazione. Foto subacquee Giuseppe D’Urso. Foto esterne Francesca Moretti.
Grande prestazione di Danilo Bernasconi, sub professionista di trentacinque anni, nativo di Bizzarone. Nelle acque del lago di Como l’atleta – come previsto e preannunciato – ha battuto il vecchio record di 212,5 metri di profondità di questa tipologia (conseguito sempre da un italiano, Michele Geraci, nelle acque francesi di Capo Nizza nel 2012).
Il record di profondità in “assetto contenuto”, alias in “autocontenimento”, prevede di portare con sé un quantitativo di bombole autonomo e sufficiente per la discesa, l’arrivo sul fondo e la lunga risalita senza avere la possibilità di ricevere ulteriori bombole e nemmeno di passare quelle già utilizzate allo staff di supporto.
Si prevede anche l’esclusivo utilizzo di bombole a circuito aperto ed è vietato l’uso di sistemi rebreather a circuito chiuso.
Alle ore 10:30 del 30 luglio Danilo ha iniziato dunque la sua avventura raggiungendo in sei minuti la sensazionale quota di – 220 metri di profondità per poi cominciare la lunga e lenta risalita durata ben quattro ore e quarantacinque minuti.
La performance è stata ripresa in diretta streaming consentendo a tutti gli amici e simpatizzanti, che si erano radunati in superficie davanti al maxischermo, di vedere l’atleta staccare il cartellino dei 220 m e mostrarlo, con orgoglio, alla telecamera.
Come per il precedente record, anche questa volta Bernasconi è stato seguito e monitorato da uno staff medico per approfondire lo studio delle saturazioni in immersioni così al limite e per sondare ancora una volta l’ambito dell’aspetto psicologico, determinante in un’impresa di tale portata.
Danilo Bernasconi, già tre anni fa, aveva stabilito un primato mondiale d’immersione, in quel caso per durata, sempre nel lago di Como, trascorrendo ben 50 ore e 6 minuti sott’acqua.