Musei e ambiente sempre di più attrattive turistiche
di Mario Genovesi
È stato inaugurato in Sardegna, a Villasimius, il Museo del Mare alla presenza del ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti. Allestito all’interno dei locali di “Casa Todde”, antica casa padronale costruita nella seconda metà dell’ottocento e che ospita anche l’Area Marina Protetta Capo Carbonara, il Museo è stato realizzato grazie alla donazione di circa 700 pregevoli pezzi da parte della vedova di Giorgio Capai, sig.ra Candida Pusceddu, legata da un sentimento forte verso questa località.
Soddisfatti in particolare sia il sindaco, Gian Luca Dessì, che ha seguito in prima persona questo progetto che arricchisce Villasimius di un altro sito storico di straordinario interesse, sia il direttore della A.M.P. Fabrizio Atzori che ne ha curato anche l’allestimento. Circa un anno fa il ministro Galletti, in visita a Villasimius, aveva assicurato il proprio impegno a favore della nascita di questo museo, impegno mantenuto con l’erogazione di un contributo all’Area Marina Protetta che in questo modo, oltre ai compiti di tutela e di conservazione dell’ambiente, arriva a svolgere funzioni di attrattiva per il turismo diventando anche Centro di Educazione all’ambiente e alla sostenibilità accreditato dalla Regione che si propone come obiettivo l’educazione al rispetto dell’ambiente con particolare attenzione alla conoscenza e alla cultura del mare.
“In questo modo musei e ambiente diventano attrattive turistiche e conservazione, tutela e turismo sono sempre di più la faccia della stessa medaglia. Perché il turismo venga abbiamo bisogno di conservare bene e per conservare bene abbiamo bisogno di regole e i parchi servono proprio a questo”, queste le parole del Ministro Galletti all’inaugurazione.
La Collezione Capai-Pusceddu si è formata negli anni grazie alla curiosità, alla passione per il collezionismo e all’amore per il mare dell’armatore Giorgio Capai e della consorte, Candida Pusceddu.
Gli oggetti esposti, oltre che di grande pregio, esprimono nella loro autentica bellezza, la grande e infaticabile ricerca del “bello”, riferito al mare, dei coniugi Capai Pusceddu, attuata in anni di lunghi e, a volte, avventurosi viaggi in tutto il mondo.
Tra i pezzi esposti: bussole, ruote di timoni, fanali, uno scafandro del 1916, sestanti, grafometri, ancore, barometri, termoigrometri, astrolabi, orologi, binocoli, oblò, lanciarazzi, modellini di imbarcazioni e arredi di pregio.