Dalla subacquaticità per bambini alla cinematografia d’autore, dall’immersione in apnea al più moderno ambientalismo marino, dalla fotosub in mostra alle competizioni agonistiche, è in arrivo di tutto al prossimo EudiShow. E questa è solo una prima parte delle anticipazioni
La Redazione
La più grande fiera europea delle attività subacquee, dove tutte le forme di questo per noi magico universo s’incontrano ogni anno, con una serie di appuntamenti imperdibili per tutti gli appassionati, si annuncia ormai all’orizzonte più prossimo.
Da venerdì 28 febbraio a domenica 1° marzo compresi apre infatti i battenti a Bologna la 28^ (ventottesima) edizione dell’attesissima fiera.
Nel dare quest’annuncio, peraltro già ben presente tra gli esperti in qualsiasi tecnica o branca dell’immersione, vogliamo tuttavia rivolgerci anche a chi ancora non va sott’acqua ma sognerebbe di farlo: così che anche i neofiti e i non (ancora) subacquei si trovino tentati dal fare un salto in Eudi. Possono star certi che non avranno di che pentirsene.
Bambini KAD
Come per dei piccoli novelli cavalieri Jedi della saga di StarWars, la sicurezza dei bambini in acqua passa anche attraverso una loro migliore consapevolezza della dimensione subacquatica. Che a sua volta può trasmettere loro un potenziale educativo senza uguali. Per continuare con il parallelo fantascientifico, potremmo dire che mai come per loro “la Forza scorre”. Ebbene, nei corsi “KAD – Kids as Dolphins” di Apnea Academy, fin dal 1989, i bambini dai 6 ai 13 anni imparano la subacquaticità da protagonisti, divertendosi.
«L’aspetto educativo in KAD è prioritario. L’andare sott’acqua, per il piccolo allievo, è un’esperienza di gioco e di emozioni vissuta all’interno di un percorso didattico – afferma Joseph Porrino, ideatore del progetto KAD e fondatore della Scuola –. Un lavoro semplice e al tempo stesso formativo, dimensionato alle reali esigenze del bambino, mantenendo ben fermo lo scopo principale: l’educazione alla sicurezza in acqua»
Dopotutto non va dimenticato che, in base a dati dell’OMS e Unicef, l’annegamento è la seconda causa d’infortunio mortale nei bambini.
Ebbene sabato 29 febbraio 2020 alle ore 15:30 sul palco Maiorca dell’Eudi Show, AA Kids as Dolphins presenterà “30 anni di ‘Kids As Dolphins’: l’apnea a misura di bambino diventa internazionale”, con: Joseph Porrino, fondatore e Presidente KAD; Dott. Danilo Cialoni, vice presidente Apnea Academy Research; Dott. Stefano Correale, otorinolaringoiatra; Andrea Zuccari, profondista ed esperto di tecniche di compensazione per l’apnea, formatore Istruttori KAD; Davide Carrera, pluricampione di profondità in apnea costante e Istruttore KAD; Mattia Malara, esperta formatrice Istruttori KAD; Dott.ssa Anna Seddone, esperta di tecniche di respirazione e formatrice Istruttori KAD; Avv. Flavio Fontana, formatore Istruttori KAD; modera Antonella De Vanna, Ufficio Stampa KAD.
L’epopea dell’Artiglio in un docu-film a Eudi Cinema
Eudi Show non è soltanto la grande fiera della subacquea dove si vive il presente e si scopre il futuro delle immersioni, ma è anche il luogo dove si può viaggiare nel tempo e riportare a galla episodi del passato in cui la storia si fonde con il mito. Uno di questi è sicuramente la vicenda della nave Artiglio, la più famosa nave recuperi subacquei italiana come ricorda il sottotitolo di un recente volume in cui Fabio Vitale, noto esperto di palombari, ha raccontato di questa nave e delle gesta del suo equipaggio.
A ricordare queste lontane vicende (siamo tra il 1926 e il 1930) sarà il film-documentario “Artiglio storia di un mito” di Mario Gianni, fotoreporter, documentarista e regista di grande esperienza e in attività fin dagli anni ’60 del Novecento.
Il documentario, prodotto dalla FilmService di Gianni e dall’Istituto Luce Cinecittà, che ha messo a disposizione il suo prezioso materiale d’archivio, racconta la storia di Stefano, un giovane subacqueo appassionato di archeologia marina, che viene a conoscenza della storia di un ristretto gruppo di Palombari le cui gesta, fra il 1925 e il 1935 li resero famosi in tutto il mondo trasformandoli in un mito. Stefano decide di approfondirne la conoscenza e questo lo porterà, partendo dalla piccola città di Viareggio, a viaggiare in Inghilterra e in Bretagna dove nacque il mito dell’Artiglio, andato distrutto il 7 dicembre 1930 a seguito di un’esplosione mentre era impegnato nei lavori di demolizione della nave americana Florence H. affondata nel 1917 nel Golfo di St. Nazaire, in Bretagna… ma ci fermiamo qui per non svelare altro del film, specialmente a chi ancora non conosca tutta la storia.
Ci limitiamo a dire che il sogno di questo docu-film, a lungo accarezzato nonostante tante difficoltà, è diventato realtà nel 2017 e, grazie alla collaborazione di Fabio Vitale e di Mauro Francesconi, importante figura di riferimento per il settore video di Eudi Show, sarà possibile vederlo in occasione di Eudi Show 2020 all’interno dello spazio Eudi Cinema, una delle novità della 28^ edizione della fiera della subacquea di Bologna.
Appuntamento per tutti, perciò, per assistere a questa emozionante proiezione negli spazi di Eudi Cinema la cui programmazione è in fase di preparazione. Per questo, per non perdere la possibilità di assistere al documentario, non dimenticate di consultare il sito www.eudishow.eu per restare aggiornati sulle novità e gli eventi organizzati.
“My name is Charlie”, altro film di punta a Eudi Cinema
Restiamo sul tema di questa nuova sezione dell’Eudi dedicata alla cinematografia di settore per anticiparvi un’altra perla. Tutti ricorderete i ragazzi thailandesi rimasti imprigionati in una grotta nel giugno 2018, una storia drammatica conclusasi fortunatamente bene grazie all’intervento di tecnici e soprattutto di subacquei straordinariamente capaci e addestrati. Ciò che quasi tutti ignoravamo, invece, è che un episodio simile avvenne nel 1907 in Australia! E sarà merito di Eudi Show se potrà tornare di attualità permettendo ai visitatori della fiera di Bologna che vorranno vedere il filmato di rivivere quell’avventura quasi dimenticata.
“My name is Charlie”, questo è il titolo del video, è un documentario italiano di Valeria Messina e Daniele Gastoldi ed è stato prodotto nel 2014. Ha visto anche la collaborazione di Fabio Vitale, istruttore subacqueo, consigliere della The Historical Diving Society Italia e ben noto collezionista ed esperto di attrezzature storiche da palombaro. In questa sua veste, Vitale ha avuto un ruolo importante nella ricostruzione fedele della vicenda narrata, avendo fornito le attrezzature d’epoca da palombaro, procurato i palombari e dato la consulenza durante la ripresa delle scene dove erano protagonisti i palombari. Inoltre ha partecipato di persona al documentario come storico intervistato e, sempre come storico, ha poi permesso a Mauro Francesconi, deus ex machina del settore video di Eudi Show, di ritrovare il video e di organizzarne la proiezione nella nuova sala Eudi Cinema realizzata appositamente per Eudi Show 2020.
Greenpeace…basta la parola!
Questa edizione dell’Eudi nasce all’insegna della salvaguardia dell’ambiente mettendo in campo una serie di iniziative eco che ne faranno la fiera della subacquea più verde di sempre. Concorsi legati alla protezione dell’ambiente e alla sensibilizzazione dei subacquei nei confronti degli ecosistemi marini, utilizzo di materiali riciclabili, risparmio d’acqua, promozione delle attività green messe in atto da diving e subacquei faranno da cornice agli stand e agli eventi che vedranno appunto la partecipazione di Greenpeace, certamente una delle associazioni ambientaliste più attive, note e rispettate per le sue campagne a 360 gradi in difesa dell’ambiente e del nostro pianeta.
Come molti avranno avuto modo di conoscere, Greenpeace da sempre lavora a campagne per la tutela del mare. In particolare negli ultimi anni ha sviluppato la campagna contro l’inquinamento da plastica in mare, che si è composta di tante iniziative internazionali e italiane, tra cui il tour Mayday Sos Plastica o l’iniziativa Plastic Radar. Ma la sfida più importante che Greenpeace ha deciso di affrontare è certamente quella dei cambiamenti climatici. Ecco perché Greenpeace ha deciso di lavorare insieme alla comunità scientifica per lanciare “Operazione Mare Caldo”, un progetto per focalizzare l’attenzione sulle mutazioni climatiche dal punto di vista di chi s’immerge, che vuole cioè monitorare gli impatti dei cambiamenti climatici in mare e per farlo propone di coinvolgere anche la comunità dei subacquei, cioè coloro che il mare più vivono e amano.
Per questo motivo, ma non solo, Greenpeace sarà presente all’Eudi con un proprio spazio dove i visitatori potranno avere notizie direttamente dagli attivisti e dagli esperti dell’associazione e sarà protagonista di due interventi sul palco Assosub per parlare delle tematiche sopra ricordate.
Sabato 29 febbraio, dalle 17:00 alle 17:30, Giuseppe Ungherese, responsabile Campagna Inquinamento Greenpeace Italia, parlerà di mare e plastica, in particolare della situazione relativa alla concentrazione di plastiche nel mar Tirreno centrale, con nuovi risultati sui dati più recenti acquisiti. Domenica 1° marzo, nuovo appuntamento alle ore 12:30 sul palco Assosub dove Giorgia Monti, responsabile Campagna Mare Greenpeace Italia, e alcuni studiosi, illustreranno scopi e finalità dell’Operazione Mare Caldo che Greenpeace ha lanciato insieme ai ricercatori del DiSTAV dell’Università di Genova. Il progetto si propone di studiare cosa stia succedendo nei nostri mari dove l’aumento delle temperature marine sta dimostrando di avere gravi conseguenze sulla biodiversità del Mediterraneo, un fenomeno che i subacquei hanno continuamente davanti alla maschera. Una ragione in più a ulteriore conferma di quanto sostenuto in passato anche da Assosub e EudiShow, e cioè che la subacquea può essere coinvolta, come intende fare anche Greenpeace in questo progetto, per monitorare la salute dei nostri mari.
“A pelo d’acqua”, la mostra fotografica per eccellenza
Cristian Umili, fotografo professionista pubblicitario, istruttore fotosub e guida subacquea, è un nome che non ha certo bisogno di molte ulteriori presentazioni.
Amante della biologia marina, cui ha dedicato moltissimi scatti nel corso della sua lunga carriera, Cristian al prossimo EudiShow racconterà in 10 (dieci) splendide immagini, scattate – appunto – “a pelo d’acqua”, il suo affascinante incontro con una foca monaca nelle acque dell’isola greca di Alonissos (Sporadi settentrionali), uno dei luoghi più emblematici per questo straordinario mammifero marino che qui ha trovato da tempo un suo rifugio grazie al lavoro che, da decenni, vi viene condotto dalla MMo Mediterranean Monk seal, la società ellenica per lo studio e la protezione della foca monaca.
Trovatosi per lavoro sulle coste e nelle acque dell’isola greca, Cristian Umili ha vissuto il fortunato incontro con un esemplare del pinnipede che, per nulla intimorito e anzi molto curioso, gli ha nuotato intorno a lungo. Dagli scatti realizzati sull’animale all’artista fotografo è venuta l’ispirazione di un accostamento di movenze con quelle altrettanto fluide e sinuose di modelle subacquee. E sulla grazia estetica di questo binomio tra il mammifero acquatico e l’essere umano si gioca il messaggio della mostra: il rilancio della possibile convivenza tra i due esseri e i loro mondi.
La mostra è visibile in tutte e tre le giornate dell’Eudi, perciò non perdetevi un momento d’intimità con voi stessi, meditando sulle splendide immagini ritratte.
La grande apnea della pesca in apnea
Ex-campioni, campioni moderni e campioni di domani, sul palco Maiorca di EudiShow, sabato 29 febbraio alle ore 17:00, per l’incontro dal titolo “Nuove glorie della Pesca in Apnea, come cambiano i tempi”. L’incontro offrirà a tutti gli appassionati di apnea e in particolare del mondo delle competizioni apneistiche di carattere venatorio, l’occasione per un contatto diretto e personale con atleti, dirigenti sportivi, allenatori ecc, che faranno il punto sullo stato attuale delle discipline agonistiche che, tramite la FIPSAS, rappresentano il top del gesto atletico e psicomotorio nelle rispettive branche, tutte accomunate appunto da ciò che da sempre – e oggi ancor di più – è definibile come “l’arte di trattenere il respiro” sott’acqua. L’evento, di cui sarà moderatore Marco Bardi nelle sue vesti di Direttore Tecnico della Squadra Nazionale di pesca in apnea, vedrà riuniti sul palco molti atleti del Club Azzurro, tra cui anche Luigi Puretti che è l’attuale Campione Italiano in carica.