Recensione di Alberto Salvini del Pluto Dive Messico.
Diver Alberto Salvini e Fulvio Tiraboschi…
Playa del Carmen mattina ore 6:30, sveglia, colazione, lettura giornali online e poi via per incontrarci con Fulvio in Pluto Dive. Oggi giornatona di Test del sistema Alien, un side mount prodotto in Italia e gentilmente inviatomi da Alberto Costa e Nicola Ferroni.
Ore 8:00, caffe di rito e poi si carica il pickup, DPV, 6 bombole per side mount e stage, 2 sistemi completi Alien con in dotazione il nuovo sacco, pinne, mute, caschi… e chi più ne ha più ne metta, sará una giornata lunga.
Ci mettiamo al volante sulla carretera, direzione Cenote, piano operativo: setting equipaggiamento, prova in acqua libera e test in grotta con restrizioni varie.
Giunti sul luogo, scarichiamo tutto il materiale e iniziamo la preparazione degli imbraghi e il montaggio dei bungee, subito mi accorgo che manca un foro per il bungee (ma mi hanno già detto che verrá aggiunta una piastrina con 4 fori che funziona a dovere) cambio la posizione dei D-ring sugli spallacci, io li uso piatti, affrontando restrizioni maggiori non voglio nulla che possa restare agganciato, monto i bungee separati, loop style, sistemo la lunghezza degli spallacci e passo alla regolazione della cintura. Alien monta in cintura D-ring a profilo normale che per noi che usiamo bombole di alluminio (S80), sono scomodi ma io e il mio compagno di merende ci siamo portati D-ring a profilo ribassato e quelli mobili in gomma rigida, in men che non si dica cambiamo il tutto e siamo di nuovo pronti per le regolazioni finali, montiamo il sacco, lo fissiamo, indossiamo il tutto e sorge un piccolo problema: il sacco per essere correttamente montato va a coprire il D-ring posteriore montato fisso sulla tasca porta piombi. Problema? No di certo, due minuti e si monta un D-ring addizionale sul crotch, mobile e facilmente regolabile (nella versione definitiva sará di serie).
Ora con i side completi ed indossati facciamo le ultime regolazioni prima di entrare in acqua, la fettuccia è un po morbida ma si indossa benone, io controllo Fulvio e lui me, sembra tutto ok, montiamo i piombi e siamo pronti per vestirci, prendo le mie 8 libbre e… non entrano nelle tasche (mi dicono che le ridimensioneranno nelle versioni definitive), ora io preferisco avere i pesi nella parte media della tasca, quindi nel punto medio del corpo, bah, cambio minimo, monto una serie di 4 piombi da 2 libbre ognuno nella sua tasca e via pronti per l’acqua. Totale tempo del setting 45 minuti, non mi sembra molto, tutto é facile da muovere e sistemare a piacimento, i piombi si montano in un secondo anche con il sacco montato che una volta indossato e bloccato con i bungee, non si muove e resta ben streamlined con il corpo.
Finalmente entriamo in H2O, montiamo inizialmente le 2 bombole principali e facciamo una prova di pesata: tutto bene, anzi, leggermente negativi ma lo lasciamo cosi, dopo una discesa a 6m, facciamo una serie di esercizi filmandoci, tutto perfetto, sembra di aver usato il sistema per anni, veramente facile. Il sistema di gonfiaggio é molto rapido e quello di scarico centrale altrettanto, la valvola laterale obbliga ad una leggera rotazione se si vuole sgonfiare il sacco completamente ma funziona benone, io monterei una fettuccia piu rigida ma questa non é male.
Si torna in superficie e aggiungiamo una stage, siamo con 3 bombole e la testa fuori dall’acqua, ciò significa che i 9kg di spinta del sacco bastano, aggiungo il DPV e non cambia nulla. I vari ok al mio team e scendiamo di nuovo muovendoci in una parte piu profonda, la terza bombola non si sente nemmeno e questo mi piace molto, tiro la leva dello scooter e parto a tutta velocità senza problemi, raggiunto il punto desiderato e mollo il DPV sul fondo, sgancio la stage, scarico un po di aria per restare in assetto e lascio tutto sul fondo, nel frattempo Fulvio mi ha raggiunto, anche lui molla la stage e si mette in assetto senza problemi, ora posizioneremo una linea guida in passaggi molto stretti che ci obbligheranno a togliere le bombole quando li affrontiamo.
Via si parte posizionando il nostro circuito, lo seguiamo piu volte filmandoci nei vari passaggi, che dire, il comportamento dei nostri Alien é a dir poco eccellente: il sacco non si impiglia mai, resta sempre in posizione, gonfiarlo e sgonfiarlo é eccezionalmente rapido, sganciare e riattaccare le bombole non é mai un problema, voto 9.
Dopo aver tolto il nostro circuito ci accingiamo alla prova con 4 bombole e scooter, monto le 2 stage e con gran sorpresa sono comodissimo, i ganci posteriori sono perfetti, mi metto a testa in giu, ruoto, pinneggio in tutte le direzioni, perfetto come essere con 2 bombole. Agganciamo lo scooter, piccolo problema: con 4 bombole si fa fatica a raggiungere il D-ring apposito perche resta troppo basso, con qualche manovra esperta riesco a passare una mano tra le bombole e agganciare comunque il moschettone ma andrà trovata una soluzione piu comoda.
Parto a 2000 e mi diverto come un matto con il DPV a velocità max non ho problemi di nessun tipo, ad un certo punto mi fermo e traino anche Fulvio: fantastico, nessun problema. Ultima prova: raggiungo la superficie e con mio gran stupore resto con la testa fuori dall’acqua. Con 4 bombole e uno scooter direi che non é male. Scendo e tocca al mio buddy vestire il tutto, anche lui si trova molto bene e mi tocca quasi assalirlo per farlo smettere di correre a destra e manca.
Ora il momento fatidico, molliamo stage e DPV, ricalcoliamo i terzi del gas e via in una grotta con passaggi decisamente strettini, io faccio da team leader mentre Fulvio riprende il tutto: tie off primario, tie off secondario, connessione con la linea permanente di grotta e ci addentriamo nei nostri labirinti preferiti, prima parte con un tunnel che ti obbliga a metterti di lato in alcuni punti, tutto ok. Restrizione, passo senza problemi. Arriviamo alla fine della linea in un passaggio veramente stretto, vedo la possibilità di andare ancora un pochino, estraggo uno spool, mi aggancio alla linea e dopo l’ok del mio buddy (come al solito) mi infilo in un passaggio strettissimo con lui che mi segue a ruota, dopo una cinquantina di metri giungo in un punto dove inizia un tunnel nel quale passo a malapena, cinque metri e il tunnel si chiude, devo tornare indietro. Non potendo girarmi mi spingo fuori con le mani e anche in questa situazione il mio Alien non da segni di cedimento alcuno, in completa visibilità zero e strisciando dappertutto torno al punto del salto dove la visibilità torna normale e posso di nuovo comunicare con il mio team: il solito sorriso negli occhi di Fulvio mi indica che si é divertito, ci dirigiamo all’uscita dove raggiungeremo la superficie e finiremo le nostre 3 ore e mezza di test.
Dopo aver smontato tutto e ricaricato la pickup diamo un occhiata all’Alien e nonostante il brutto trattamento non ha un danno ed é pronto a seguirci in un’altra avventura. Prodotto di eccellenza che con qualche piccolo accorgimento/ritocco e un buon servizio al cliente diventerà sicuramente uno dei leader di mercato: io e il mio Team continueremo ad usarlo per dare dei giudizi sulla durata nel tempo, lo proporremo già ai nostri studenti e amici perché riteniamo sia ottimo sia come regolazioni che come utilizzo.
Inoltre è un prodotto tutto Italiano: questo non è poco!
Note finali: il sacco è composto da un rivestimento esterno in cordura antistrappo e da una vescica interna con un max di 9/10 kg di spinta, tutte le valvole sono facilmente rimovibili e intercambiabili dando grandi vantaggi in caso di riparazioni o sostituzioni. Voto finale 9
2 Comments
Gio
Spettacolare… grazie Alberto e Fulvio 🙂
Luca
Sidemount, grotte 🙂 ho letto con interesse