«Apparecchio che misura la pressione durante la compensazione, è stato presentato qualche mese fa suscitando da subito forte curiosità tra gli addetti ai lavori. Ma non è ancora ben conosciuto dalla gran massa degli apneisti.»
A cura di Marco Mardollo
Durante uno stage organizzato ad Y-40 dall’associazione Apneafree di Roma, tra le lezioni teoriche ce n’è stata una dedicata all’uso dell’EQ tool, un dispositivo per monitorare la compensazione.
L’EQ tool è stato presentato qualche mese fa e ha suscitato da subito una notevole curiosità tra gli addetti ai lavori, ma non è ancora ben conosciuto dalla gran massa degli apneisti.
Si tratta di un apparecchio che misura la pressione mentre si effettua la compensazione, visualizzando su uno schermo un grafico che mostra le variazioni di intensità e la durata. Basta soffiare in una pallina con un foro per una narice. Alcuni fori poi, a valle, lasciano sfuggire l’aria, simulando la diminuzione di volume, all’aumentare della profondità.
La compensazione fino a una decina di anni fa era ancora quella degli albori dell’apnea, per la serie “tappati il naso e soffia!”, così c’era chi riusciva e chi no. Per i più sfortunati l’attività di apnea era purtroppo preclusa e il discorso finiva lì.
Con le intuizioni di Eric Fattah una quindicina di anni fa, i successivi studi e approfondimenti e con la creazione di una vera e propria didattica compensatoria da parte di Federico Mana e poi di Andrea Zuccari, ormai si può dire che tutti possono imparare a compensare in maniera corretta.
Ma la novità dell’EQ tool è la possibilità di vedere in tempo reale come varia la pressione mentre si compensa, dunque se ne ottiene un feedback immediato e preciso sulla manovra.
Il funzionamento è semplice e istantaneo, lo strumento si collega Bluetooth ad uno smartphone, Ios o Android e con un’App dedicata, Earon, si può iniziare a lavorare da subito. Per chi lo volesse all’interno della App ci sono alcuni tutorial che illustrano le varie tecniche possibili con l’apparecchio.
Intendiamoci, non è uno strumento per imparare la compensazione da zero, ma chi sa compensare può ottenere dei risultati straordinari perché riesce ad allenare a secco le tecniche più raffinate e a trovarsi, una volta in acqua, ad aver già appreso gli schemi motori da adottare in profondità.
Abbiamo visto come negli ultimi anni le profondità medie degli apneisti siano aumentate, limitate però soprattutto da problemi di compensazione. EQ tool ora viene in soccorso di tutte le persone che si immergono in maniera inconsapevole e che rischiano anche l’edema con improbabili compressioni addominali in profondità.
Per chi va profondo, o cerca di andarci, diventa dunque uno strumento indispensabile per riuscire ad imparare la corretta gestione della compensazione oltre il Volume Residuo.
Sarà possibile allenare a secco manovre come il Frenzel Avanzato, il Sequenziale o il Mouthfill d’ora in poi senza dover andare realmente in profondità, con tutte le possibili implicazioni che questo miglioramento tecnico comporta, in positivo, ma anche in negativo…