Fino a pochi giorni fa non s’è parlato d’altro. Dopotutto l’EudiShow continua a essere il maggior evento fieristico espositivo di subacquea che si svolga nel nostro Paese. E anche quest’anno, tra chi s’è chiesto se sia servito e chi non se n’è persa un’edizione, tanti hanno optato per farci un salto. Mentre chi non ha potuto avrebbe voluto farlo. Perché? Ecco in 5 step cosa ci hanno trovato gli appassionati quest’anno. In vista del prossimo.
A cura della Redazione. Foto Chiara Scrigner
Calato da poco il sipario anche sugli ultimi strascichi della più importante e famosa fiera delle attività subacquee che si svolga in Italia – ormai di taglio pure europeizzante – ci siamo voluti divertire a chiedere in giro i perché e i per come attragga tanto interesse, colore e discussioni. Una specie di Festival di Sanremo del settore, immancabile per chiunque (o quasi). Difficile infatti disinteressarsene del tutto e chi dice di esserne capace è più probabile veda allungarsi il proprio naso come Pinocchio. Così, senza la pretesa di essere esaustivi né scientifici nel sondaggio, preferendo piuttosto un criterio sommariamente “spannometrico”, abbiamo cercato di radunare in 5 gruppi le motivazioni principali che ci sono state riferite. L’abbiamo pensata anche come la nostra maniera per contribuire al fenomeno, accrescendo pure nel resoconto e nei postumi – dopo tutte le anticipazioni fornite prima della Fiera – quel senso di consapevolezza collettiva sempre utile, non foss’altro che per suggerire un’attenzione più mirata possibile alle varie iniziative. Magari in vista della prossima e già annunciata 27^ edizione.
1 – «Relatori e conferenze per ogni materia…» Questa è stata una delle motivazioni più comuni. Era veramente difficile, infatti, non trovare almeno un incontro, un relatore o un momento conferenza cui assistere, pure partecipandovi dal vivo con proprie domande e interventi, anche più volte nei tre giorni, con una copertura di argomenti e materie in pratica assoluta.
2 – «Presentazioni prodotti e attività…» Estremamente diffusa anche la partecipazione per assistere alla presentazione tecnica di nuove apparecchiature e delle connesse iniziative di attività promozionali. Un esempio su tutti? La presentazione in anteprima (aveva avuto il solo precedente del Boot di Dusseldorf) del subito battezzato “rebreather per tutti”, anche in esposizione diretta presso lo stand Mares…trovate la foto nella nostra gallery. Qualcosa che – c’è da scommetterci – farà discutere e su cui torneremo senz’altro con i dovuti approfondimenti.
3 – «Novità e tendenze, con costi d’acquisto o prenotazioni “a offerta fiera”…» Moltissimi hanno approfittato della visita alla fiera – anzi, diciamolo pure…ci sono andati appositamente! – per acquistare a condizioni di offerta speciale l’equipaggiamento del cuore, che fosse il computer da polso o la muta su misura. Perché lì era possibile toccare con mano e scegliere novità tecniche, materiali, colorazioni e quant’altro e per una gamma di scelta vastissima. E dove non arrivava la mano, perché magari il prodotto era ancora solo in foto, si poteva prenotarlo, sempre con sconti irripetibili. Idem per il settore tour operator, con l’offerta sempre più diversificata di viaggi e permanenze di vacanza in tutto il mondo, così come di diving e resort vari ovunque.
4 – «Incontri con personaggi e celebrità…» Sono molti nel nostro settore i personaggi e con essi non s’intende più soltanto la celebrità assoluta, che è ancora retaggio di una provenienza televisiva – insomma, per intenderci, l’Umberto Pelizzari nazionale – ma anche tanti “influencer”, funzione di matrice social media ma che nel nostro campo viene incarnata anche fuori da Facebook (per fortuna!) da riferimenti assoluti per le varie discipline o attività, che siano blogger o meno. Basti pensare a grandi campioni, notissimi istruttori, recordman di vario genere, responsabili di aziende, fotografi, autori. Ebbene, all’Eudi è stato possibile incontrarli quasi tutti, per la gioia dei rispettivi fans.
5 – «Editoria, divulgazione, spettacolo…» Anche l’informazione, specie sotto forma di edutainment (intrattenimento educativo), ha ricoperto una buona fetta della fiera, sebbene in maniera parcellizzata e distribuita sotto molte sembianze. Del resto, da tempo non c’è più soltanto l’editoria classica di settore – tra l’altro di recente ridotta ai minimi termini, specie com’è noto riguardo alle riviste cartacee – ma è subentrato tutto il mondo web (c’eravamo anche noi, per la prima volta con nostro stand). Poi ha preso meritatamente campo l’azione direttamente divulgativa di realtà un tempo latitanti dall’informazione diretta e oggi invece sorprendenti nella capacità di comunicare anche la scienza: ci riferiamo – quale esempio principale – alla SIMSI-Società Italiana di Medicina Subacquea e Iperbarica che, sotto la vulcanica presidenza del Dr. Pasquale Longobardi, lascia il segno. Le sue “buone pratiche” per immergersi nelle giuste condizioni e con il corretto comportamento sotto il profilo sanitario e della prevenzione – un decalogo simpaticamente riportato pure sull’etichetta di bottiglie di buon rosso – hanno costituito uno dei cardini di un’azione divulgativa che è diventata rapidamente emblematica.
A questo punto qualche dato quantitativo non guasterà: se infatti i numeri non sono necessariamente un indice di qualità, è altrettanto vero che non sono nemmeno un’opinione. E in ogni caso possono essere ritenuti sintomatici della vivacità e del fermento d’interesse che la manifestazione riesce a movimentare. Ed eccoci allora a considerare che all’Eudi 2018 nelle tre giornate di fiera complessive si sono registrati 30.000 ingressi in totale, di cui solo un 10,2% al venerdì (di certo falcidiato dalle difficoltà stradali per via della neve); ma poi ben il 51,5% al sabato; per concludersi con un consolidato 38,3% alla domenica. Il 5% dei visitatori ha acquistato il biglietto/abbonamento per tutte e tre le giornate. Si è avuto un 2% di visitatori dall’estero. La ripartizione tra i due settori, apnea e scuba, ha fatto registrare rispettivamente un 20% e un 80%. La presenza di operatori di settore tesserati ha raggiunto le 1.275 unità. Gli espositori sono stati addirittura 274 nel globale (di cui 174 diretti e 100 indiretti). Circa le attività, gli eventi interni tenutisi durante la kermesse sono stati ben 256. Ci vanno aggiunti 12 eventi maggiori in spazi appositamente interattivi per i collegamenti esterni. I partecipanti al concorso fotografico EudiPhoto sono stati 240 mentre 116 sono stati quelli iscritti al concorso video EudiVideo. Nel complesso sia questi sia altri indicatori hanno deposto per un aumento generalizzato (anche se non sempre rilevante), che a sua volta conferma le sensazioni precedenti – anche di alcuni mesi – l’edizione di quest’anno, che già suggerivano l’incremento, come ad esempio quelli relativi alle prenotazioni degli spazi espositivi.
Ma adesso il nostro racconto preferiamo proseguirlo per immagini. Non solo perché ancora inedite – vi invitiamo ad aprirne le didascalie – ma anche perché, a sottolineare la nostra presenza fisica in fiera, le abbiamo realizzate di persona e autonomamente. Anche qui senza la pretesa di aver ritratto tutti i partecipanti (sarebbe stata impresa impossibile), anzi pregando chiunque non sia stato immortalato di non volercene: siamo dovuti necessariamente andare “a campione”, cercando di rappresentare piucchealtro il senso della “biodiversità” delle situazioni, dei campi d’interesse, delle aree tematiche e della varietà delle iniziative che l’Eudi quest’anno più che mai ha voluto incarnare. Ci è sembrata la miglior conferma della motivazione suprema per essere stati all’Eudi. Quella che – a prescindere dalle 5 riportate sopra – è stata davvero più sulla bocca di tutti: in base ad essa, all’Eudi si va soprattutto per incontrarsi e rincontrarsi. Sentendosi, per un minuto, un’ora o un giorno, elementi di una comunità di persone che condividono la stessa profondissima passione, declinata in tutte le sue forme. C’è forse un “arrivederci all’anno prossimo” migliore di questo?
1 Comment
Pasquale Longobardi
Complimenti iperbarici alla Redazione e te, caro Romano. Avete perfettamente sintetizzato i motivi del successo di EUDI Show 2018. Il report di debriefing, appena diffuso (maggio 2018) conferma la vostra visione.
La Società Italiana Medicina Subacquea e Iperbarica (SIMSI) vi ringrazia, orgogliosa che i 417mila partecipanti hanno indicato l’aggiornamento in medicina come terzo motivo, in ordine di importanza, per aver scelto di essere all’EUDI.
Ci vedremo all’importante evento SIMSI in Tour di Sperlonga (LT, info http://www.simsi.it) dove si parlerà anche della configurazione sidemount ottimale per il benessere in immersione.
Cordialmente, Pasquale Longobardi Presidente SIMSI